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Hanno risposto in tredici all’appello delle diverse squadre dei paesi fra simulazioni di emergenze, ricerca persone e uso di macchinari

Fare conoscere ai ragazzi e alle ragazze della scuola media il sistema della protezione civile, le tante attività che svolge a tutela della incolumità dei cittadini. Ma anche fare crescere la cultura della solidarietà e il senso di comunità.

Con queste finalità è stato promosso a Mariano il campo scuola estivo “Scoprire la Protezione civile vivendo un’esperienza assieme ai volontari, organizzato dal Distretto Friuli Isontino che comprende le squadre di protezione civile dei Comuni di Capriva del Friuli, Farra d’Isonzo, Mariano del Friuli, Moraro, Mossa, Romans d’Isonzo, Villesse e Medea. All’iniziativa hanno preso parte tredici ragazzi che, per tre giorni, sono stati coinvolti in diverse attività: il montaggio delle tende, la simulazione di situazioni di emergenza come l’incendio boschivo, la ricerca di persone scomparse con l’aiuto di unità cinofile, uso di motopompe, generatori e altre attrezzature, l’uso degli automezzi.

I ragazzi hanno anche avuto l’opportunità di visitare la sede regionale della protezione civile di Palmanova e quella di Mariano del Friuli, apprendendo così sul campo l’organizzazione della struttura centrale e le disposizioni che abbracciano un territorio complesso come quello del Friuli Venezia Giulia. A collaborare all’iniziativa, oltre ai numerosi volontari del Distretto Friuli Isontino, è stata anche la Croce Rossa, presente con un gruppo di volontari che hanno illustrato ai ragazzi le modalità di primo soccorso.

Il centro estivo si è concluso con la consegna ai ragazzi partecipanti degli attestatati da parte del coordinatore di Mariano della squadra di protezione civile Roberto Giulio, del sindaco Luca Sartori, del collega di Villesse Flavia Viola, dell’assessore all’Ambiente e alla Protezione civile del Comune di Romans Alessio Bosch e dell’assessore all’Ambiente e alla Protezione civile del Comune di Medea Alessandro Donda. «È stata un’esperienza molto bella – hanno sottolineato i ragazzi – e anche molto interessante, istruttiva e coinvolgente. Ci siamo divertiti imparando anche l’importanza di queste attività ed è fondamentale essere preparati in caso di necessità ad affrontare le situazioni di emergenza».

Il coordinatore Roberto Giulio ha ringraziato tutti i partecipanti e coloro che si sono adoperati per la riuscita dell’iniziativa e ha sottolineato che le porte della Protezione civile sono sempre aperte a tutti. Quasi un appello a proseguire un’attività, negli anni successivi, per implementare il numero delle squadre nei diversi paesi.

Le braccia e le teste non sono mai abbastanza.

Da Il Piccolo del 31.07.2023articolo di Marco Silvestri


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