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Il calore del Natale è entrato anche nella casa circondariale di Gorizia, grazie all’operato dei volontari. La scorsa domenica, si è tenuta una piccola festa in via Barzellini, dedicata ai detenuti e alle loro famiglie. Il tutto si è svolto grazie al Comitato di Gorizia della Croce Rossa Italiana, con il supporto di quello di Palmanova, gli scout dell’Agesci Gorizia 3, l’associazione Vip Unduetreclaun, Massimo Bressan della Conferenza regionale volontariato e giustizia del Fvg e con l’indispensabile collaborazione della direzione dell’istituto, in particolare della neo-direttrice Caterina Leva e della funzionaria dell’Area giuridico pedagogica, Margherita Venturoli.

A supportare l’iniziativa anche gli agenti di Polizia Penitenziaria. Tutti quanti hanno potuto così organizzare dei laboratori manuali per la realizzazione di alcuni addobbi natalizi, giochi e balli di gruppo animati dai clown. Nel cortile interno dell’istituto, addobbato a festa per l’occasione, tra un gioco e un lavoretto, ad un certo punto la comparsa di Babbo Natale ha ulteriormente rallegrato i bambini presenti, in particolare quando Babbo Natale ha estratto dal suo sacco dei doni destinati a loro. La mattinata ha visto la presenza anche di Silvana Romano, assessore alle politiche sociali e della famiglia del Comune di Gorizia, il cappellano don Paolo Zuttion e don Alberto De Nadai, assistente spirituale del carcere.

Un bicchiere di thè caldo ha riscaldato i partecipanti, ma è anche servito a stemperare i momenti emotivamente più forti, in particolare per i padri detenuti, che con queste occasioni hanno la possibilità di far vivere ai loro figli momenti di “normalità”, come possono essere dei giochi, degli abbracci, delle risate o l’emozione di ricevere un regalo inaspettato. Episodi nell’ottica che, se i padri stanno scontando la pena per dei reati commessi, ai loro figli va data per quanto possibile l’opportunità di mantenere la normalità del rapporto padre/figlio senza privarli totalmente dei momenti gioiosi. Ma diventano momenti in cui anche i detenuti possono vivere la loro genitorialità in modo più diretto e completo, rispetto ai consueti colloqui settimanali.

Momenti simili sono già stati organizzati quest’anno a Gorizia, il 3 giugno aderendo al progetto nazionale “La partita con mamma e papà”, promossa da Bambinisenzasbarre onlus, in collaborazione con il ministero della Giustizia; e sabato 9 settembre, su proposta dei volontari della Conferenza regionale volontariato e giustizia del Fvg, l’iniziativa “Prepariamo lo zainetto!”.

A margine dell’evento, tra volontari e personale sono già nate nuove idee per proseguire in questo costruttivo percorso di collaborazione e progettare altre occasioni importanti come questa. Momenti che danno anche ai detenuti l’immagine di un’istituzione che va oltre alla punizione, prendendosi cura delle persone che in qualche modo sono affidate all’istituzione stessa e, assieme, tentano di costruire o ricostruire relazioni, socialità e prospettive di una vita veramente libera quando per loro arriverà il giorno del fine pena.

Articolo da Il Goriziano del 22/12/2023