Una serie di appuntamenti aperti dalla presentazione del libro sui 100 anni fra immagini e tappe di un’epoca fino al ruolo odierno nella stagione Covid
La Croce Rossa di Gorizia continua a celebrare il suo centenario, che diventa così anche ulteriore stimolo per continuare l’impegno quotidiano a supporto delle persone in difficoltà e della popolazione in generale, sul territorio isontino così come altrove. Iniziati lo scorso anno, gli eventi per i 100 anni di attività del comitato territoriale di Gorizia della Croce Rossa Italiana trovano in questo autunno uno dei momenti più importanti, e si avvieranno poi a concludersi con una grande serata in programma la prossima primavera, a maggio 2023.
Spunti, progetti e iniziative di cui si parlerà anche questa mattina alle 11 nella sede di via Codelli, dove è in programma una conferenza stampa nella quale verranno svelati i dettagli del programma per il Centenario. «Sarà un’occasione per fare il punto della situazione di tutto ciò che è stato fatto negli ultimi tempi, anche in questi anni segnati dalla pandemia, e per guardare ai prossimi appuntamenti pensati per celebrare degnamente questo momento così carico di significati», spiega Federico Maria Pellegatti, tra le anime del comitato Cri di Gorizia, che durante l’emergenza pandemica ha offerto con i suoi volontari 25.778 ore di servizio, di cui 6.173 presso i centri vaccinali, supportando 4.485 famiglie e percorrendo 35.234 chilometri.
Tornando alle iniziative per il Centenario, nel corso del 2021 si ricorderanno la fiaccolata per le vittime del Covid, la presentazione del logo e quella del calendario per i 100 anni della Croce Rossa a Gorizia, mentre tra le iniziative di quest’ultimo scorcio del 2022 spicca senz’altro quella di venerdì pomeriggio all’Università di Santa Chiara, dove verrà presentato il libro “La croce rossa a Gorizia, 1921-2021”, scritto da Alessandro Rocco. L’autore, che è medico volontario della Croce Rossa Italiana, è anche il figlio di quel Rocco che guidò il comitato goriziano del sodalizio dal 1976 al 1978, e nel suo lavoro ripercorre il secolo di storia delle delegazione cittadina e provinciale.
Una storia che era partita già molti anni prima, visto che nella Gorizia austroungarica operava almeno dalla fine dell’Ottocento la Croce Rossa austriaca, anche se il libro dopo un doveroso spazio iniziale dedicato a quegli anni si concentra appunto sui cento anni di attività della sezione italiana. Il libro propone moltissime foto risalenti agli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta del secolo scorso, ripercorre i passaggi nelle diverse sedi fino all’inaugurazione di quella attuale, in via Codelli, ricorda nomi e composizione dei diversi corpi di volontari e delle crocerossine, e riassume i fatti e gli episodi più importanti di una storia lunga e sempre legata al servizio del prossimo. Alla presentazione di venerdì parteciperà anche la studiosa Antonella Gallarotti, mentre l’incontro sarà moderato dal giornalista Stefano Cosma. Non una scelta casuale. «Il mio bisnonno Antonio Cosma operò presso la Croce Rossa austriaca, a Trieste – racconta Cosma -, e negli anni Trenta mise l’esperienza che aveva maturato a disposizione anche del comitato italiano, sempre nel capoluogo regionale, dirigendo tra l’altro il pronto soccorso della Cri e promuovendo una serie di corsi». —
Marco Bisiach per Il Piccolo