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Lo scorso fine settimana siamo stati ospiti del Festival èStoria con due appuntamenti: venerdì 26 con “VolontariaMente” e sabato 27 con “I vari volti delle donne in Croce Rossa“.

VolontariaMente

Nel corso del primo incontro, la Presidente del comitato di Gorizia Ariella Testa, assieme alla Presidente di SOS Rosa Gorizia Francesca Vuaran e a Sarah Marras, giovane volontaria di Buongiorno Gorizia, hanno raccontato perché siano diventate volontarie, cosa voglia dire per loro “volontariato” e quanto e perché questa esperienza sia stata importante nella loro vita.

L’incontro di venerdì fa parte di un percorso di progettazione partecipata avviato nel 2022 fra diverse realtà locali: alcune associazioni di volontariato del CTA Alto Isontino, la Consulta Provinciale Studentesca di Gorizia, alcune associazioni universitarie di Gorizia e l’Informagiovani del comune di Gorizia. Tutte queste si incontreranno il prossimo autunno per un grande “infoday” del volontariato, durante il quale le persone avranno l’opportunità di entrar a far parte di questo mondo, di conoscere le associazioni di volontariato del goriziano, grazie al racconto dei volontari e ad attività pratiche, per i più e i meno giovani.

I vari volti delle donne in Croce Rossa

Sabato 27, il folto pubblico che ha riempito Sala Dora Bassi ha avuto la possibilità di conoscere e approfondire il ruolo della donna in Croce Rossa, la quale, da semplice “comparsa”, è diventata protagonista della scena. Esempio pratico e recente di questo è il ruolo fondamentale che ebbe il  Corpo Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, le “Crocerossine“, nel corso della Grande Guerra: oltre diecimila crocerossine operarono al fianco della Sanità Militare, nelle ambulanze chirurgiche lungo la linea del fronte, negli ospedali da campo, nei posti di soccorso e nei treni ospedale.

Tra le donne esempio della Croce Rossa Italiana, abbiamo ricordato Edda Cattich, la quale ha incarnato la Croce Rossa e i suoi Principi nei suoi oltre quarant’anni di servizio, ad esempio facendosi promotrice di una serie di aiuti umanitari per la ex Jugoslavia e la Romania e per l’accoglienza dei profughi albanesi. Un punto di riferimento per i volontari, una donna che ha dato un enorme contributo alla vita e alla crescita di Croce Rossa, come ha come raccontato il figlio Simeone nel libro a lei dedicato “Una vita da volontaria“.

Non dubitare di quello che fai con coscienza, non fermarti mai. Lo scudo e la forza si chiamano con lo stesso nome: umiltà” sono parole di Edda Cattich dall’Antonia.


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