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GOin4SAFETY ha rappresentato un esempio concreto ed efficace e un banco di prova di collaborazione europea a livello territoriale per promuovere la cultura della prevenzione e del rischio, la gestione condivisa degli interventi e la sicurezza del territorio e delle sue comunità.

Si è svolta tra il 4 e l’8 giugno, l’esercitazione di Protezione Civile “GOin4SAFETY“, l’evento transfrontaliero ha trasformato l’area tra Gorizia (ITA), Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba (SLO) in un laboratorio a cielo aperto di cooperazione, sicurezza e resilienza.

GOin4SAFETY è stata una grande esercitazione transfrontaliera di Protezione Civile, nata dal progetto “IN4SAFETY“, finanziato dal Programma Interreg Italia–Slovenia. L’esercitazione, ipotesi sisma magnitudo 5.8, ha coinvolto oltre 500 operatori di protezione civile, forze dell’Ordine, organizzazioni di volontariato tra cui i Comitati CRI del Friuli Venezia Giulia ed enti locali territoriali della regione FVG, del Veneto, della Slovenia e squadre soccorso provenienti da Croazia, Austria e Germania.

L’iniziativa ha avuto come scopo principale quello di rafforzare la preparazione e il coordinamento nella gestione delle emergenze, con simulazioni di scenari complessi connessi a rischi sismici, frane, incendi, incidenti con materiali pericolosi e altri rischi legati al cambiamento climatico.

Croce Rossa in GOin4SAFETY

Croce Rossa ha impiegato, per tutto il periodo dell’esercitazione e con carattere continuativo, risorse, sia in termini di personale sia di materiali e mezzi, tratte dai Comitati di Gorizia, Feltre, Maniago, Palmanova, Pordenone, Trieste e Udine: sono stati impegnati oltre 70 volontarie e volontari, un posto comando avanzato (PCA), un posto medico avanzato (PMA) di II livello ( dispositivo di selezione e trattamento sanitario delle vittime), una segreteria operativa, un team truccatori/simulatori, un team TLC (Sistemi di Telecomunicazione), un team servizio ambulanze/automediche e un team di supporto logistico, un nucleo di coordinamento ExCON.  In particolare, il PMA, localizzato ai margini dell’area dell’evento nei pressi dell’Aeroporto Duca d’Aosta di Gorizia, tra l’area dell’evento e gli ospedali di ricovero presenti sia in territorio italiano sia sloveno e delle principali arterie stradali lungo l’asse Italia-Slovenia, è stato il fulcro della catena sanitaria dei soccorsi. Questo ha operato fin dal 4 giugno, a poche ore dall’evento calamitoso, con 7 moduli (tende pneumatiche attrezzate) con capacità di assistere 50 persone; al suo interno, hanno operato sanitari sia di Croce Rossa sia dell’Azienda Sanitaria-Universitaria di Trieste e Gorizia, posti sotto la direzione del direttore della SOC Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza dell’Ospedale locale, dott. Massimo Fioretti. Interessante la fattiva collaborazione tra tutti gli operatori impegnati nella gestione dei pazienti anche nei momenti di massima affluenza presso la struttura campale. Il trattamento medico-sanitario è stato reso possibile grazie alla magistrale opera dei truccatori e simulatori CRI, i quali hanno dato un supporto realistico all’esercitazione non solo in ambito PMA, ma anche nei vari scenari d’intervento allestiti nell’ area interessata al sisma e agli effetti collaterali alle scosse. 

Gli scenari individuati nei centri abitati (crolli di edifici, inagibilità di infrastrutture varie, danneggiamenti), interventi di ricerca e soccorso in acque fluviali (Isonzo), ricerca di dispersi con l’impiego di nuclei cinofili, contrasto a incendi e perdite/fughe di gas (AIB), gestione delle comunicazioni in black out etc., hanno consentito a tutti soccorritori impiegati e coordinati dal Posto Comando, l’impego tempestivo ed efficace dei mezzi terrestri, aerei (droni) e fluviali necessari per soddisfare specifiche esigenze.

In preparazione a questa esercitazione, sono stati effettuati, già a partire dal mese di gennaio, una serie di incontri transfrontalieri con i team leader delle varie squadre coinvolte (per CRI era presente il Delegato OES Michele Asaro), per definire lo scenario, l’area di esercitazione, le risorse necessarie, le attivazioni di varia tipologia e la tempistica operativa.

Interconnessione e sinergia

Nel corso della cerimonia conclusiva, il Sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, e il Sindaco di Nova Gorica, Samo Turel, ringraziando tutti i partecipanti, hanno sottolineato l’importanza dell’interconnessione operativa e la necessità di affinare e standardizzare procedure d’intervento per meglio intervenire in maniera sinergica nei vari ambiti ove necessitano attività di soccorso.

Il presidente del Comitato Territoriale CRI Gorizia, Federico Maria Pellegatti, presente a tutte le fasi operative e organizzative, ha voluto ringraziare personalmente tutti i Volontari, Volontarie e Crocerossine che hanno partecipato, evidenziando l’importanza di quanto fatto sempre con serietà, compostezza, umanità, professionalità e non ultimo in completa sinergia con tutte le componenti sia nazionali sia straniere partecipanti, dando prova del buon livello di cooperazione raggiunto.

A conclusione, la presidente del Comitato regionale CRI FVG, Ariella Testa, nel corso di una visita alle strutture CRI-FVG attivate per l’emergenza, ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra, in particolare nel corso di attività di emergenza, dove ogni tassello, anche se piccolo, è di fondamentale importanza nella gestione condivisa del rischio.

Categorie: News

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