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In piazza a Lignano i volontari della Croce Rossa e i carabinieri che hanno coinvolto decine di giovani. Il coordinatore: bisogna far conoscere i rischi se si beve alla guida o si assumono sostanze.

Da Il Messaggero Veneto del 06.08.2023, articolo di Elena Bergamini

LIGNANO. Sono stati i ragazzi i protagonisti del progetto dedicato alla sensibilizzazione, all’informazione e alla sicurezza stradale – “Progetto Milly – Comunità Sicura”, volto a contrastare l’abuso di alcool e droghe, svoltosi sabato sera in piazza Marcello d’Olivo, a Lignano Pineta, in memoria di Milena, giovane volontaria deceduta in un incidente stradale.Tre stand, in cui quaranta giovani volontari del comitato Cri di Udine, Gorizia, San Vito al Tagliamento, Casarsa della Delizia e Pordenone, tutti coordinati da Matteo Annese, infermiere di anestesia e rianimazione del policlinico “San Giorgio” di Pordenone, hanno avuto modo di coinvolgere tutte le persone interessate ad acquisire quante più nozioni possibili in merito a un fenomeno in preoccupante crescita anche tra i giovani della nostra regione.

«Ritengo fondamentale questo progetto – ha detto –, perché è importante far conoscere ai giovani tutti i rischi ai quali vanno incontro in seguito all’abuso di alcool e sostanze stupefacenti, soprattutto dopo essersi messi alla guida, mettendo in pericolo sia la loro vita, sia quella degli altri».Un audio che arriva dritto come un pugno allo stomaco, il rumore dello schianto, e la consapevolezza che una vita si spezza per sempre.Due minuti in cui, con gli occhi bendati e le cuffie, si rivivevano i momenti dell’incidente mortale in cui aveva perso la vita una ragazza travolta da un automobilista ubriaco.Un’esperienza forte, compressa in soli due minuti, quella che i giovani si sono ritrovati a vivere all’interno dello stand, muniti di cuffie e occhiali virtuali.Presente anche l’Arma dei Carabinieri con il comandante della Compagnia di Latisana Nicola Guercia che, assieme ai suoi uomini, ha aderito al progetto illustrando ai giovani i rischi legali e giuridici derivanti dalla guida in stato di ebrezza e hanno simulato la misurazione del tasso alcolemico.Altri due gli stand presenti sono stati adibiti a funzione informativa e conoscitiva in merito all’educazione sessuale e sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili spesso, anch’esse, frutto di serate in cui la percezione cerebrale viene alterata da abuso di sostanze.Il comitato volontari Cri di Udine svolge attività capillari su tutto il territorio, dove opera con tredici sedi operative: Tarvisio, Tolmezzo, Paularo, Cercivento, Ovaro, Gemona, San Daniele, Tarcento, San Giovanni al Natisone, Orsaria, Udine, Codroipo e Latisana.I giovani, a partire dai 14 anni, possono entrare a far parte di questo comitato di volontari frequentando un corso base, per poi indirizzarsi verso le diverse aree operative, quali l’inclusione sociale, le maxi emergenze, la diffusione dei principi e dei valori umanitari, le attività dedicate alla gioventù e l’innovazione e lo sviluppo associativo.